Architetto
CESARE ESPOSITO
Eclettico e scioccante, Cesare Esposito è nato e cresciuto a Roma, nel Rione Monti. La monumentalità e i fasti dell’antica Roma hanno contribuito a generare in lui i componenti della futura grande bellezza delle sue creazioni. Centrali nella sua ricerca artistica, sono i quattro elementi: aria, acqua, terra e fuoco; basi queste di ogni sua incredibile quanto rivoluzionaria interpretazione, costantemente dominata da audacia e da profonda immaginazione. Ancora giovanissimo, vince il concorso indetto dal Comune di Roma per dare un volto artistico a Piazza delle Sette Chiese. Sua è infatti, la scultura in acciaio alta 12 metri, pesante 600 chilogrammi, orientata verso le Fosse ardeatine e dedicata alla Resistenza. Sue sono anche le scultura in acciaio Geometrie di Pace e Fumo Rosso, tutt’ora presenti presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna a Roma.
La sua anima di artista lo porta a realizzare – sempre con riferimento ai quattro elementi – una serie di progetti e installazioni scenografiche volte a stimolare l’amore per la nostra storia e la conoscenza del patrimonio storico-artistico della Capitale.
Riferimento al fuoco è, ad esempio, l’evocazione dell’incendio dei Mercati traianei e dei Fori Imperiali, grazie ad un gioco di luci rossi e innocui fumi, così realistici da far urlare agli ignari passanti “ahò anvedi er foco, Roma brucia, è tornato Nerone!”.
Il 29 settembre del 1986, in occasione della festa con cui Roma salutava il ritorno dell’angelo in cima al Mausoleo di Adriano, l’architetto Esposito realizza sulla sommità di Castel Sant’Angelo – in presenza di Papa Giovanni Paolo II -, 40 minuti di fuochi d’artificio, evocando le macchine disegnate da Michelangelo e Gian Lorenzo Bernini. Per ricordare i luoghi della memoria storica e celebrare la terra, dal 1983 l’architetto Cesare Esposito apre al pubblico dopo 350 la Piramide e proietta sulla pietra lunense della Piramide di Caio Cestio i grandi film del cinema mondiale, omaggiando in questo modo anche le donne, il cui atto eroico si mosse in difesa di Roma e della Patria. Per esaltare la monumentale bellezza del nostro patrimonio progetta un’isola pedonale intorno alla Piramide, dando quindi una nuova visione urbanistica a Porta San Paolo.
Fra gli altri progetti si ricordano: le strutture legate al riuso del Colosseo, l’allagamento di piazza Navona per rievocare le antiche Battaglie Navali, l’ascensore per il Marco Aurelio, le oche bianche in Campidoglio per i Natali di Roma, il Festival dei Due Mondi nella Piazza del Duomo di Spoleto con architetture di fuochi e musiche dirette dal Maestro Giancarlo Menotti. Ma il più magniloquente e il più conosciuto di tutti i suoi progetti, è senza dubbio quello che si lega alla rievocazione storica del Miracolo della Neve. Il 5 agosto di ogni anno, l’architetto, accompagnandosi di sonorità barocche e immagini leggiadre e sognanti, crea una nevicata sulla Basilica di Santa Maria Maggiore, a rievocazione proprio di quell’episodio che vide, nel lontano 358 d.C., l’apparizione della Madonna sulla sommità del Colle Esquilino.
Esposito si può considerare quindi un precursore di un’architettura fantasiosa e visionaria, che coinvolge sempre l’aspetto corale della città eterna con ingegno e creatività.